Il vino tra arte e ispirazione Alto Adige
27.07.2018

Il vino tra arte e ispirazione

Un viaggio tra le cantine dell’Alto Adige a vocazione artistica

Ispirazione, innovazione, creazione: parole chiave per molte cantine e tenute dell’Alto Adige dove il vino incontra l’arte. Etichette uniche, incisioni, disegni, sculture all’aperto e vigneti che fanno da cornice a mostre davvero uniche. Quello attraverso le cantine dell’Alto Adige è un viaggio anche attraverso l’arte.

Forte è la vocazione artistica della Tenuta Alois Lageder: qui le etichette dei vini sono dei veri progetti d’arte realizzati da famosi artisti italiani, cui è stato affidato l’incarico di disegnare le etichette della linea Vitigni Classici, una linea di carattere che richiedeva forti richiami alla luce, alla terra, alla vite, all’uomo e, ovviamente, al vino. Anche la tenuta Löwengang, sempre della famiglia Lageder, ospita numerose opere d’arte contemporanea, tra cui la scultura da giardino “OPERA” di Alessandro Masturzo, e mostre d’arte vengono organizzate anche all’antico maso storico Casòn Hirschprunn.

La Cantina Kaltern ha lanciato l’oramai tradizionale concorso artistico “kunst.stück” (in italiano “opera d’arte”), invitando giovani artisti emergenti ad esprimere la propria creatività nella realizzazione di una etichetta d’arte per la magnum. Via libera alle idee dunque! Le etichette verranno pubblicate on line e saranno gli utenti a votare la loro preferita, decretando il vincitore. Ma alla Cantina Kaltern l'arte si respira anche passeggiando attraverso l’edificio: i locali sono ricchi di oggetti artistici e l’edificio che ospita il winecenter è un capolavoro di design realizzato dal gruppo di architetti viennese feld72 che, insieme a Josef Rainer, hanno anche elaborato un mobile da presentazione unico. Per concludere, i simbolici affreschi della barricaia, cantina Puntay, realizzati dall’artista altoatesino Robert Scherer in occasione del centenario.

Un vero precursore dei tempi: questo è da sempre Franz Haas, le cui etichette inconfondibili, con logo dorato su fondo nero, note a tutti gli amanti del buon vino, risalgono a ben 25 anni fa! E poi i colori vivaci e l’espressività di quelle più recenti, nate dalla collaborazione con il grande artista e architetto Riccardo Schweizer, che sono un piccolo pezzo di storia del vino.

Un’idea davvero audace ma indovinata è quella che ha portato alla realizzazione del progetto architettonico della cantina nella roccia della Cantina Laimburg, uno spazio di 300 mq oggi destinato ad eventi ed esposizioni, ricavato direttamente nella montagna grazie all’impiego di cinque tonnellate di dinamite. Un luogo davvero suggestivo che accoglie i visitatori con due muse in bronzo poste all’ingresso, opera dell’artista gardenese Guido Anton Muss, che incarnano le due anime del vino altoatesino: la raffinata eleganza e il suo vigore opulento.

Erlebnis Kränzelhof” è una esperienza qualcosa in più di una semplice tenuta vitivinicola: è giardino, labirinto, galleria d’arte all’aperto con opere di numerosi artisti liberamente visitabili. Una superficie di 20.000 m² dedicati all’arte, anche quella della vinificazione, in un viaggio tra passato e presente. Da non perdere l’installazione mobile 4 LITTLE BOXES del gruppo di progetto FABRIK AZZURRO, con sale esperienziali in miniatura.

In Alto Adige il vino non è solo una questione di gusto: è un mondo variegato che si riflette nell’arte e nell’architettura della regione. Guardatevi intorno: vi aspettano vere meraviglie!
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