26.04.2022
In primo piano nella più grande vetrina vinicola del mondo
Il Consorzio Vini Alto Adige collabora con l’app Vivino
Tempo di lettura: 4 '
Con più di 56 milioni di utenti e 14 milioni di vini proposti sul proprio sito, Vivino è indubbiamente la più grande vetrina vinicola digitale del Pianeta. E di questa vetrina beneficia anche il comparto vitivinicolo altoatesino, che collabora con la prestigiosa piattaforma digitale presentandovi il proprio terroir, i viticoltori e i vitigni coltivati. I vantaggi di questa sinergia sono evidenti per tutte le parti interessate, poiché se da un lato i vini dell’Alto Adige potranno contare su uno “scaffale” esclusivo nella più grande enoteca del mondo, dall’altro gli utenti dell’app Vivino – come ricorda Iva Glumac – “non saranno mai più costretti a bere dei vini scadenti”.
Signora Glumac, Vivino è una delle applicazioni digitali vinicole più apprezzate del mondo. Che cosa offre in più rispetto alle altre?
Iva Glumac: Un vino non è soltanto una bella etichetta, contano anche le emozioni, la socialità, e ovviamente quello che c’è nella bottiglia. E proprio qui entra in gioco Vivino: essendo la piattaforma vinicola online e l’applicazione digitale del settore più scaricata del mondo , Vivino raccoglie giudizi e informazioni di milioni di appassionati, aiutando chiunque ad acquistare la bottiglia preferita in modo semplice, intuitivo e divertente.
Ma come funziona concretamente Vivino?
Glumac: I nostri utenti fotografano l’etichetta di una bottiglia o la carta dei vini, e pochi istanti dopo ricevono tutte le informazioni disponibili, come giudizi di utenti e recensioni di professionisti, la descrizione del vino, le pietanze da abbinargli e un elenco di rivenditori che l’hanno in assortimento. Noi di Vivino, infatti, vogliamo essere la più grande piattaforma per acquistare dei vini, a prescindere da come i nostri utenti preferiscano farlo, ossia online o in negozio.
Vivino ha avviato una collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige. Quale impressione si è fatta della nostra zona di produzione?
Glumac: L’Alto Adige è un territorio vinicolo assai particolare, poiché è piccolo, ma molto efficiente e pregiato. La sua posizione, nel cuore delle Alpi, ma con un clima mediterraneo, ne fa una sorta di isola felice. Un fattore stimolante è la presenza di due culture che si fondono fra loro, quella italiana e quella tedesca, senza contare che in questa terra la produzione vinicola si tramanda da parecchie generazioni. Inoltre, una cosa che apprezzo molto sono le persone con cui mi trovo a interagire, tutte estremamente gentili, cordiali e pronte a mettere tutto il proprio entusiasmo in ciò che fanno.
Concretamente, come si articola la vostra collaborazione con l’Alto Adige?
Glumac: Abbiamo avviato una collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige per presentare i vini rossi e bianchi del territorio, e raccontare storie e curiosità sui produttori della zona, in modo che i nostri utenti ne possano conoscere sia i vitigni coltivati, sia le caratteristiche territoriali. Partendo dal motto che “l’Alto Adige è il segreto meglio custodito della produzione vinicola italiana”, ci soffermiamo sulle tradizioni vinicole altoatesine, ma facendo vedere chiaramente quanto innovativi sappiano essere i vignaioli di questa terra. Tutto questo riprendendo uno dei principi ispiratori della produzione vinicola dell’Alto Adige, ossia che ogni bottiglia deve raccontare una storia del territorio.
Un’ultima domanda un po‘ personale, signora Glumac: qual è il suo vino altoatesino preferito?
Glumac: Mi fa una domanda difficile! Da quando collaboriamo, ho avuto occasione di conoscere parecchi vini altoatesini, e di apprezzare molto alcuni bianchi, come il Gewürztraminer, il Kerner, il Sylvaner o il Veltliner. E recentemente ho assaggiato lo Chardonnay „Cardellino“ di Elena Walch, un vino davvero squisito. In ogni caso, è sicuramente emozionante degustare vini dell’Alto Adige e scoprire la storia che sta loro dietro. Spero quindi di venire presto nella vostra terra e di assaggiare i vini di quanti più produttori possibile.
Signora Glumac, Vivino è una delle applicazioni digitali vinicole più apprezzate del mondo. Che cosa offre in più rispetto alle altre?
Iva Glumac: Un vino non è soltanto una bella etichetta, contano anche le emozioni, la socialità, e ovviamente quello che c’è nella bottiglia. E proprio qui entra in gioco Vivino: essendo la piattaforma vinicola online e l’applicazione digitale del settore più scaricata del mondo , Vivino raccoglie giudizi e informazioni di milioni di appassionati, aiutando chiunque ad acquistare la bottiglia preferita in modo semplice, intuitivo e divertente.
Ma come funziona concretamente Vivino?
Glumac: I nostri utenti fotografano l’etichetta di una bottiglia o la carta dei vini, e pochi istanti dopo ricevono tutte le informazioni disponibili, come giudizi di utenti e recensioni di professionisti, la descrizione del vino, le pietanze da abbinargli e un elenco di rivenditori che l’hanno in assortimento. Noi di Vivino, infatti, vogliamo essere la più grande piattaforma per acquistare dei vini, a prescindere da come i nostri utenti preferiscano farlo, ossia online o in negozio.
Vivino ha avviato una collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige. Quale impressione si è fatta della nostra zona di produzione?
Glumac: L’Alto Adige è un territorio vinicolo assai particolare, poiché è piccolo, ma molto efficiente e pregiato. La sua posizione, nel cuore delle Alpi, ma con un clima mediterraneo, ne fa una sorta di isola felice. Un fattore stimolante è la presenza di due culture che si fondono fra loro, quella italiana e quella tedesca, senza contare che in questa terra la produzione vinicola si tramanda da parecchie generazioni. Inoltre, una cosa che apprezzo molto sono le persone con cui mi trovo a interagire, tutte estremamente gentili, cordiali e pronte a mettere tutto il proprio entusiasmo in ciò che fanno.
Concretamente, come si articola la vostra collaborazione con l’Alto Adige?
Glumac: Abbiamo avviato una collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige per presentare i vini rossi e bianchi del territorio, e raccontare storie e curiosità sui produttori della zona, in modo che i nostri utenti ne possano conoscere sia i vitigni coltivati, sia le caratteristiche territoriali. Partendo dal motto che “l’Alto Adige è il segreto meglio custodito della produzione vinicola italiana”, ci soffermiamo sulle tradizioni vinicole altoatesine, ma facendo vedere chiaramente quanto innovativi sappiano essere i vignaioli di questa terra. Tutto questo riprendendo uno dei principi ispiratori della produzione vinicola dell’Alto Adige, ossia che ogni bottiglia deve raccontare una storia del territorio.
Un’ultima domanda un po‘ personale, signora Glumac: qual è il suo vino altoatesino preferito?
Glumac: Mi fa una domanda difficile! Da quando collaboriamo, ho avuto occasione di conoscere parecchi vini altoatesini, e di apprezzare molto alcuni bianchi, come il Gewürztraminer, il Kerner, il Sylvaner o il Veltliner. E recentemente ho assaggiato lo Chardonnay „Cardellino“ di Elena Walch, un vino davvero squisito. In ogni caso, è sicuramente emozionante degustare vini dell’Alto Adige e scoprire la storia che sta loro dietro. Spero quindi di venire presto nella vostra terra e di assaggiare i vini di quanti più produttori possibile.
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