“Tutti vogliono che la zona vitivinicola abbia successo”
10.02.2022

“Tutti vogliono che la zona vitivinicola abbia successo”

Per i vini dell’Alto Adige il palcoscenico è internazionale

L’Alto Adige è una delle cinque zone vitivinicole del mondo ad avere una propria guida dedicata sul sito internet in lingua inglese Wine Folly. Christine Marsiglio MW, Head Wine Educator presso Wine Folly, parla del sito e del suo lavoro per la guida di recente pubblicazione.

A chi sono destinati i contenuti di Wine Folly?

Christine Marsiglio
: Wine Folly si rivolge sia a coloro che hanno appena cominciato a occuparsi di vino e di viticoltura, sia a esperte ed esperti del settore. Presentiamo i nostri contenuti in maniera accattivante e comprensibile a tutti. Ma a singoli argomenti dedichiamo molta attenzione, trattandoli in maniera approfondita. Che sappia io, si consulta Wine Folly sia per cercare un vino sia per imparare qualcosa sul vino. Durante la formazione per diventare Master of Wine, a me personalmente i contenuti di Wine Folly sono stati di grande aiuto.

Quali informazioni sull’Alto Adige sono presenti su Wine Folly?

Christine Marsiglio
: La nostra guida dell’Alto Adige è una risorsa per tutti coloro che vogliono semplicemente sapere quali sono i vini presenti nella zona. Ma anche per coloro che cercano informazioni dettagliate sui vini e sulle loro caratteristiche organolettiche, sulla coltivazione e sul clima, sul territorio e sulla cultura. La guida comprende anche le attrazioni turistiche e le attività proposte.

Come è nata la guida enologica dell’Alto Adige e qual è stato il suo ruolo nella realizzazione?

Christine Marsiglio
: Innanzitutto abbiamo raccolto quante più informazioni possibili – e in questo il Consorzio Vini Alto Adige ci è stato di grande aiuto. Io ho fatto ricerche, ho girato l’Alto Adige nel settembre 2021, ho condotto interviste, scattato fotografie, girato video e poi ho scritto i testi. Cantine e viticoltori, inoltre, inseriscono autonomamente i loro vini nel Global Wine Database. In questo modo, per esempio, i Gewürztraminer locali appaiono automaticamente sotto il nostro articolo dedicato ai Gewürztraminer.

Quale considerazione hanno della zona vitivinicola dell’Alto Adige gli amanti del vino e i professionisti a livello internazionale?

Christine Marsiglio
: C’è una grande differenza tra i due gruppi. Le consumatrici e i consumatori – per esempio negli USA – hanno appreso dell’esistenza dell’Alto Adige, e di quale sia il pregio e la varietà dei suoi vini, solo dalla nostra guida. I professionisti, invece, conoscono già la realtà vitivinicola altoatesina, specialmente riguardo ai vini bianchi, e cercano informazioni più specifiche.

Cosa consiglierebbe alle consumatrici e ai consumatori in merito al vino dell’Alto Adige?

Christine Marsiglio
: Se sono alla ricerca di grandi vini bianchi rinfrescanti, ma anche di vini bianchi e rossi in grado di invecchiare bene, provenienti da una delle zone vitivinicole più belle del mondo allora con i vini dell’Alto Adige non possono sbagliare.

E cosa l’ha stupita durante le sue ricerche in Alto Adige?

Christine Marsiglio
: Mi ha impressionato soprattutto la passione dei viticoltori e dei maestri cantinieri. Erano tutti ansiosi di aiutarmi. Tutti vogliono che la zona vitivinicola abbia successo. Parlando di vino, invece, sono rimasta particolarmente stupita dall’apprendere quanto il Pinot Bianco possa invecchiare bene. Anche i Gewürztraminer più invecchiati mi hanno sorpresa positivamente.

Qual è il suo suggerimento per un vino dell’Alto Adige da non perdere?

Christine Marsiglio
: Assolutamente la Schiava invecchiata, prodotta con cura e attenzione alla qualità. Ho portato a casa un paio di bottiglie.

 

Puoi seguire Christine Marsiglio anche su Instagram: @christinemarsigliomw

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