

26.10.2023
Vinea Tirolensis dei Vignaioli dell’Alto Adige:Nuova location, grande interesse
Il legame tra “Vinea Tirolensis” e la fiera “Hotel” vanta una lunga tradizione. Quest’anno per la prima volta la più importante vetrina dei Vignaioli dell’Alto Adige non è stata ospitata nel padiglione fieristico ma bensì nell’Eventspace H1. L’enorme interesse e la grande affluenza dello scorso mercoledì hanno dato ragione ai Vignaioli dell’Alto Adige.
Albergatori, ristoratori, interessati, appassionati di vino: già da anni “Vinea Tirolensis” è considerata l’evento più importante nel calendario dei Vignaioli dell’Alto Adige, cioè dell’associazione che, da quasi venticinque anni, rappresenta i viticoltori indipendenti che producono e seguono i propri vini dalla vigna al bicchiere. Con il tempo, i Vignaioli dell’Alto Adige sono arrivati a contare oltre cento iscritti, settantaquattro dei quali hanno partecipato all’edizione di “Vinea Tirolensis” di quest’anno andata in scena mercoledì.
Per la prima volta la grande presentazione con degustazioni si è tenuta nella cornice dell’Eventspace H1 della fiera, dove le vignaiole e i vignaioli partecipanti alla rassegna hanno avuto a disposizione più di 2.000 mq. “Abbiamo avuto la possibilità di presentarci in un’atmosfera più piacevole e spaziosa, un cambiamento che è stato molto apprezzato dal pubblico”, afferma Magdalena Pratzner, presidente dei Vignaioli dell’Alto Adige.
L’evento ha registrato una grande affluenza per tutta la giornata; più di 850 visitatrici e visitatori hanno colto l’occasione di farsi un’idea dell’offerta dei Vignaioli dell’Alto Adige, degustare i loro vini e rendersi conto dell’ampio spettro di prodotti proposto dagli iscritti all’associazione dei Vignaioli dell’Alto Adige. “Per contro, i nostri associati hanno potuto stringere interessanti contatti soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione, aprendo in tal modo importanti canali di vendita”, aggiunge Pratzner.
Quest’anno, oltre ai più di settanta viticoltori e viticoltrici locali, agli appassionati altoatesini di vino si sono presentate anche nove aziende della regione ospite del Collio, in Friuli.
Nonostante la nuova location e l’avvio positivo, il messaggio principale di “Vinea Tirolensis” rimane invariato. “I Vignaioli dell’Alto Adige gestiscono autonomamente tutte le attività legate alla produzione di vino”, ricorda la presidente dell’associazione. “Insieme alle nostre famiglie ci premuriamo di lavorare nei vigneti nella maniera più sostenibile possibile, produciamo i nostri vini in proprio e ci occupiamo da soli anche dell’intero processo amministrativo e di vendita.”
Il legame tra “Vinea Tirolensis” e la fiera “Hotel” vanta una lunga tradizione. Quest’anno per la prima volta la più importante vetrina dei Vignaioli dell’Alto Adige non è stata ospitata nel padiglione fieristico ma bensì nell’Eventspace H1. L’enorme interesse e la grande affluenza dello scorso mercoledì hanno dato ragione ai Vignaioli dell’Alto Adige.
Albergatori, ristoratori, interessati, appassionati di vino: già da anni “Vinea Tirolensis” è considerata l’evento più importante nel calendario dei Vignaioli dell’Alto Adige, cioè dell’associazione che, da quasi venticinque anni, rappresenta i viticoltori indipendenti che producono e seguono i propri vini dalla vigna al bicchiere. Con il tempo, i Vignaioli dell’Alto Adige sono arrivati a contare oltre cento iscritti, settantaquattro dei quali hanno partecipato all’edizione di “Vinea Tirolensis” di quest’anno andata in scena mercoledì.
Per la prima volta la grande presentazione con degustazioni si è tenuta nella cornice dell’Eventspace H1 della fiera, dove le vignaiole e i vignaioli partecipanti alla rassegna hanno avuto a disposizione più di 2.000 mq. “Abbiamo avuto la possibilità di presentarci in un’atmosfera più piacevole e spaziosa, un cambiamento che è stato molto apprezzato dal pubblico”, afferma Magdalena Pratzner, presidente dei Vignaioli dell’Alto Adige.
L’evento ha registrato una grande affluenza per tutta la giornata; più di 850 visitatrici e visitatori hanno colto l’occasione di farsi un’idea dell’offerta dei Vignaioli dell’Alto Adige, degustare i loro vini e rendersi conto dell’ampio spettro di prodotti proposto dagli iscritti all’associazione dei Vignaioli dell’Alto Adige. “Per contro, i nostri associati hanno potuto stringere interessanti contatti soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione, aprendo in tal modo importanti canali di vendita”, aggiunge Pratzner.
Quest’anno, oltre ai più di settanta viticoltori e viticoltrici locali, agli appassionati altoatesini di vino si sono presentate anche nove aziende della regione ospite del Collio, in Friuli.
Nonostante la nuova location e l’avvio positivo, il messaggio principale di “Vinea Tirolensis” rimane invariato. “I Vignaioli dell’Alto Adige gestiscono autonomamente tutte le attività legate alla produzione di vino”, ricorda la presidente dell’associazione. “Insieme alle nostre famiglie ci premuriamo di lavorare nei vigneti nella maniera più sostenibile possibile, produciamo i nostri vini in proprio e ci occupiamo da soli anche dell’intero processo amministrativo e di vendita.”
Contatto per la stampa:
Consorzio Vini Alto Adige
press@suedtirolwein.com
Tel. 339 1895544
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Credits: Vignaioli Alto Adige/Jan Kusstatscher

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