27.09.2023
Il vino dell’Alto Adige in Giappone e in Corea del Sud
In futuro il vino dell’Alto Adige verrà bevuto sempre più di frequente anche in Estremo Oriente. A questo scopo, il Consorzio Vini Alto Adige sta rafforzando la presenza del marchio Vini Alto Adige in Giappone e in Corea del Sud e nelle ultime settimane ha organizzato una serie di eventi. “Entrambi i Paesi rappresentano mercati molto interessanti e stiamo cercando di sviluppare il loro potenziale in maniera mirata, anche per aumentare sempre più la nostra diffusione internazionale”, spiega a questo proposito Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige.
Attualmente, il mercato più promettente in Asia è quello del Giappone. “Il consumo locale di vino sta crescendo di anno in anno e, già oggi, il Giappone è posizionato al sesto posto della relativa classifica mondiale”, spiega Bernhart. Già da alcuni anni, il Consorzio Vini Alto Adige è quindi impegnato ad affermarsi in Giappone. Per raggiungere questo obiettivo, si punta a rivolgersi agli opinion leader presentando il territorio vinicolo dell’Alto Adige, così come i suoi vini, presso le aziende di vertice. “In questa fase ci occupiamo soprattutto di costruire le basi, di far conoscere i nostri vini e di creare contatti”, elenca Bernhart.
La Corea del Sud è invece un mercato totalmente nuovo per il marchio Vini Alto Adige. “Per la prima volta quest’anno vi abbiamo organizzato una grande presentazione dei vini dell’Alto Adige. All’evento hanno preso parte anche molti dei nostri produttori”, spiega Bernhart. L’eco generata dall’evento è stata oltremodo positiva – da entrambe le parti. “I partecipanti erano estremamente interessati e questo interesse ha colpito di riflesso anche noi produttori, rafforzandoci nella convinzione che la Corea del Sud sia un promettente mercato per il futuro”, sintetizza il direttore del Consorzio.
A confermare questa valutazione bastano anche i semplici numeri. Già oggi la Corea del Sud è il quarto mercato vinicolo in Asia per importanza. E, soprattutto, la tendenza è quella di un’ulteriore crescita. “Solo a partire dal 2015, il consumo di vino locale è più che raddoppiato”, sottolinea Bernhart che aggiunge: “Trascurare un mercato così promettente vorrebbe dire rinunciare a sfruttare una grande opportunità”.
Mentre in Corea del Sud l’Alto Adige è ancora poco conosciuto, cioè deve ancora cominciare ad attirare su di sé la necessaria attenzione, in Giappone quando si chiede quali siano i territori vinicoli più noti d’Italia, la nostra provincia viene citata al quarto posto. “Questa è una solida base sulla quale dobbiamo e vogliamo costruire: con eventi mirati, grazie alla collaborazione con aziende e allo scambio tra gli acquirenti locali e i nostri produttori”, conclude Bernhart.
In futuro il vino dell’Alto Adige verrà bevuto sempre più di frequente anche in Estremo Oriente. A questo scopo, il Consorzio Vini Alto Adige sta rafforzando la presenza del marchio Vini Alto Adige in Giappone e in Corea del Sud e nelle ultime settimane ha organizzato una serie di eventi. “Entrambi i Paesi rappresentano mercati molto interessanti e stiamo cercando di sviluppare il loro potenziale in maniera mirata, anche per aumentare sempre più la nostra diffusione internazionale”, spiega a questo proposito Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige.
Attualmente, il mercato più promettente in Asia è quello del Giappone. “Il consumo locale di vino sta crescendo di anno in anno e, già oggi, il Giappone è posizionato al sesto posto della relativa classifica mondiale”, spiega Bernhart. Già da alcuni anni, il Consorzio Vini Alto Adige è quindi impegnato ad affermarsi in Giappone. Per raggiungere questo obiettivo, si punta a rivolgersi agli opinion leader presentando il territorio vinicolo dell’Alto Adige, così come i suoi vini, presso le aziende di vertice. “In questa fase ci occupiamo soprattutto di costruire le basi, di far conoscere i nostri vini e di creare contatti”, elenca Bernhart.
La Corea del Sud è invece un mercato totalmente nuovo per il marchio Vini Alto Adige. “Per la prima volta quest’anno vi abbiamo organizzato una grande presentazione dei vini dell’Alto Adige. All’evento hanno preso parte anche molti dei nostri produttori”, spiega Bernhart. L’eco generata dall’evento è stata oltremodo positiva – da entrambe le parti. “I partecipanti erano estremamente interessati e questo interesse ha colpito di riflesso anche noi produttori, rafforzandoci nella convinzione che la Corea del Sud sia un promettente mercato per il futuro”, sintetizza il direttore del Consorzio.
A confermare questa valutazione bastano anche i semplici numeri. Già oggi la Corea del Sud è il quarto mercato vinicolo in Asia per importanza. E, soprattutto, la tendenza è quella di un’ulteriore crescita. “Solo a partire dal 2015, il consumo di vino locale è più che raddoppiato”, sottolinea Bernhart che aggiunge: “Trascurare un mercato così promettente vorrebbe dire rinunciare a sfruttare una grande opportunità”.
Mentre in Corea del Sud l’Alto Adige è ancora poco conosciuto, cioè deve ancora cominciare ad attirare su di sé la necessaria attenzione, in Giappone quando si chiede quali siano i territori vinicoli più noti d’Italia, la nostra provincia viene citata al quarto posto. “Questa è una solida base sulla quale dobbiamo e vogliamo costruire: con eventi mirati, grazie alla collaborazione con aziende e allo scambio tra gli acquirenti locali e i nostri produttori”, conclude Bernhart.
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press@suedtirolwein.com
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Credits: Vini Alto Adige: Il mercato più promettente in Asia è attualmente quello del Giappone
Credits: Vini Alto Adige: Presentazione di vini dell’Alto Adige in Corea del Sud, un mercato in crescita