01.02.2023
Il vino dell’Alto Adige nelle guide enologiche internazionali: le valutazioni dei vini e dei produttori
Piccolo territorio vinicolo ma enorme successo: nelle ultime edizioni delle più importanti guide enologiche internazionali ben 67 vini dell’Alto Adige hanno ottenuto il punteggio massimo per un totale di 108 volte. I vini più premiati sono stati il Pinot Bianco Terlaner Rarity 2009 e il Terlaner Primo Grande Cuvée 2019, che Falstaff giudica il miglior vino bianco d’Italia. Entrambi i vini provengono dalla Cantina di Terlano che, con 23 punteggi massimi conquistati da 8 vini, è anche la più premiata tra le cantine dell’Alto Adige.
Verso la fine dell’anno – alcune poco prima, le altre poco dopo l’inizio dell’anno nuovo – fanno la loro comparsa sul mercato le più importanti guide enologiche internazionali, cioè Decanter, Rober Parker – The Wine Advocate, la guida enologica di Vinum, la guida enologica di Falstaff, James Suckling e Gault&Millau. L’uscita delle guide enologiche è sempre attesa con grande trepidazione dal mondo del vino dell’Alto Adige. “Le guide internazionali ci fanno capire in maniera immediata se i vini dell’Alto Adige siano in grado di stare al passo con la concorrenza globale”, afferma Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige. “Le valutazioni sono quindi un importante punto di riferimento per stimare la nostra capacità di competere a livello internazionale.”
Alto Adige al top per 108 volte
Gli ottimi risultati ottenuti dai vini dell’Alto Adige nelle ultime edizioni delle più prestigiose guide enologiche internazionali soddisfano pienamente Kofler. Sono infatti ben 67 i vini di 28 produttori dell’Alto Adige ad aver conquistato il punteggio più alto in almeno una delle guide. Complessivamente, nelle sei guide enologiche citate, questi vini sono riusciti ad aggiudicarsi il punteggio massimo per addirittura 108 volte.
Il maggior numero di punteggi massimi ai vini dell’Alto Adige quest’anno è stato assegnato dalla guida James Suckling, che ha valutato con 95 o più punti ben 34 vini altoatesini. Seguono le 27 valutazioni di 95+ di Falstaff, le 20 di Decanter, i 13 cinque grappoli di Gault&Millau, le 10 valutazioni 95+ di Robert Parker e le 4 di Vinum.
I vini e i vitigni più premiati
Due vini – entrambi della Cantina di Terlano – hanno ottenuto cinque dei sei punteggi massimi attribuibili. Si tratta del Pinot Bianco Terlaner Rarity 2009 e del Terlaner Primo Grande Cuvée 2019. Quest’ultimo, per la guida Falstaff 2022/23, è addirittura il vino bianco migliore d’Italia e, con una valutazione di 100 punti, ha ottenuto il punteggio più alto possibile.
Dietro i due vini di punta di Terlano, altri quattro vini dell’Alto Adige hanno ottenuto il punteggio massimo in altrettante guide enologiche internazionali: il Pinot Nero Riserva Vigna Ganger 2018 della Cantina Girlan, il Südtirol Weiß Cuvée Nama 2018 della Cantina Nals Margreid e i due Gewürztraminer Spätlese Terminum 2020 ed Epokale 2015, entrambi della Cantina Tramin.
Come era lecito aspettarsi dal territorio vinicolo italiano del vino bianco per eccellenza, sono proprio i vini bianchi, con 43 etichette diverse, a rappresentare i quasi due terzi dei vini dell’Alto Adige in grado di ottenere il punteggio massimo, mentre sono stati 19 i vini rossi e 5 i vini dolci a ottenere almeno una valutazione massima. Analogo risultato anche nella classifica relativa al numero di punteggi massimi: 67 di essi sono andati ai bianchi, 29 ai rossi e 12 ai vini dolci. Diverso invece il bilancio dal punto di vista dei vitigni: in questo caso il primato spetta a una varietà di rosso, il Pinot Nero, i cui vini hanno ottenuto almeno un punteggio massimo per undici volte. Dietro il Pinot Nero segue un gruppo di bianchi formato dai vitigni Chardonnay (10 vini premiati), Pinot Bianco (9) e Sauvignon (7).
I produttori al vertice
Dando uno sguardo ai produttori più premiati, quest’anno si nota che a ottenere i punteggi più alti nelle guide enologiche internazionali è stata la Cantina di Terlano che vanta non solo otto vini con almeno un punteggio massimo, ma anche un totale di 23 valutazioni al top in cinque delle sei guide enologiche già citate. Seguono la Tenuta Manincor con 10 punteggi massimi ottenuti da sette vini e la Cantina Nals Margreid anch’essa con 10 punteggi massimi ottenuti da sei vini.
La Cantina Tramin ha ottenuto nove valutazioni massime per tre vini, mentre quattro vini della Tenuta Tiefenbrunner-Schlosskellerei Turmhof hanno ottenuto il massimo del punteggio per sette volte. Seguono la Cantina San Michele Appiano con sei valutazioni al top di tre vini, la Cantina Girlan con cinque per due vini, la Tenuta Gump Hof-Markus Prackwieser con quattro per tre vini e la Tenuta Unterortl Castel Juval con tre punteggi massimi per altrettanti vini.
Premio speciale
FALSTAFF 2022/23 – Miglior vino bianco d’Italia
(100 punti): 2019 Terlano I Primo Grande - Alto Adige DOC - Cantina Terlano
Piccolo territorio vinicolo ma enorme successo: nelle ultime edizioni delle più importanti guide enologiche internazionali ben 67 vini dell’Alto Adige hanno ottenuto il punteggio massimo per un totale di 108 volte. I vini più premiati sono stati il Pinot Bianco Terlaner Rarity 2009 e il Terlaner Primo Grande Cuvée 2019, che Falstaff giudica il miglior vino bianco d’Italia. Entrambi i vini provengono dalla Cantina di Terlano che, con 23 punteggi massimi conquistati da 8 vini, è anche la più premiata tra le cantine dell’Alto Adige.
Verso la fine dell’anno – alcune poco prima, le altre poco dopo l’inizio dell’anno nuovo – fanno la loro comparsa sul mercato le più importanti guide enologiche internazionali, cioè Decanter, Rober Parker – The Wine Advocate, la guida enologica di Vinum, la guida enologica di Falstaff, James Suckling e Gault&Millau. L’uscita delle guide enologiche è sempre attesa con grande trepidazione dal mondo del vino dell’Alto Adige. “Le guide internazionali ci fanno capire in maniera immediata se i vini dell’Alto Adige siano in grado di stare al passo con la concorrenza globale”, afferma Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige. “Le valutazioni sono quindi un importante punto di riferimento per stimare la nostra capacità di competere a livello internazionale.”
Alto Adige al top per 108 volte
Gli ottimi risultati ottenuti dai vini dell’Alto Adige nelle ultime edizioni delle più prestigiose guide enologiche internazionali soddisfano pienamente Kofler. Sono infatti ben 67 i vini di 28 produttori dell’Alto Adige ad aver conquistato il punteggio più alto in almeno una delle guide. Complessivamente, nelle sei guide enologiche citate, questi vini sono riusciti ad aggiudicarsi il punteggio massimo per addirittura 108 volte.
Il maggior numero di punteggi massimi ai vini dell’Alto Adige quest’anno è stato assegnato dalla guida James Suckling, che ha valutato con 95 o più punti ben 34 vini altoatesini. Seguono le 27 valutazioni di 95+ di Falstaff, le 20 di Decanter, i 13 cinque grappoli di Gault&Millau, le 10 valutazioni 95+ di Robert Parker e le 4 di Vinum.
I vini e i vitigni più premiati
Due vini – entrambi della Cantina di Terlano – hanno ottenuto cinque dei sei punteggi massimi attribuibili. Si tratta del Pinot Bianco Terlaner Rarity 2009 e del Terlaner Primo Grande Cuvée 2019. Quest’ultimo, per la guida Falstaff 2022/23, è addirittura il vino bianco migliore d’Italia e, con una valutazione di 100 punti, ha ottenuto il punteggio più alto possibile.
Dietro i due vini di punta di Terlano, altri quattro vini dell’Alto Adige hanno ottenuto il punteggio massimo in altrettante guide enologiche internazionali: il Pinot Nero Riserva Vigna Ganger 2018 della Cantina Girlan, il Südtirol Weiß Cuvée Nama 2018 della Cantina Nals Margreid e i due Gewürztraminer Spätlese Terminum 2020 ed Epokale 2015, entrambi della Cantina Tramin.
Come era lecito aspettarsi dal territorio vinicolo italiano del vino bianco per eccellenza, sono proprio i vini bianchi, con 43 etichette diverse, a rappresentare i quasi due terzi dei vini dell’Alto Adige in grado di ottenere il punteggio massimo, mentre sono stati 19 i vini rossi e 5 i vini dolci a ottenere almeno una valutazione massima. Analogo risultato anche nella classifica relativa al numero di punteggi massimi: 67 di essi sono andati ai bianchi, 29 ai rossi e 12 ai vini dolci. Diverso invece il bilancio dal punto di vista dei vitigni: in questo caso il primato spetta a una varietà di rosso, il Pinot Nero, i cui vini hanno ottenuto almeno un punteggio massimo per undici volte. Dietro il Pinot Nero segue un gruppo di bianchi formato dai vitigni Chardonnay (10 vini premiati), Pinot Bianco (9) e Sauvignon (7).
I produttori al vertice
Dando uno sguardo ai produttori più premiati, quest’anno si nota che a ottenere i punteggi più alti nelle guide enologiche internazionali è stata la Cantina di Terlano che vanta non solo otto vini con almeno un punteggio massimo, ma anche un totale di 23 valutazioni al top in cinque delle sei guide enologiche già citate. Seguono la Tenuta Manincor con 10 punteggi massimi ottenuti da sette vini e la Cantina Nals Margreid anch’essa con 10 punteggi massimi ottenuti da sei vini.
La Cantina Tramin ha ottenuto nove valutazioni massime per tre vini, mentre quattro vini della Tenuta Tiefenbrunner-Schlosskellerei Turmhof hanno ottenuto il massimo del punteggio per sette volte. Seguono la Cantina San Michele Appiano con sei valutazioni al top di tre vini, la Cantina Girlan con cinque per due vini, la Tenuta Gump Hof-Markus Prackwieser con quattro per tre vini e la Tenuta Unterortl Castel Juval con tre punteggi massimi per altrettanti vini.
Premio speciale
FALSTAFF 2022/23 – Miglior vino bianco d’Italia
(100 punti): 2019 Terlano I Primo Grande - Alto Adige DOC - Cantina Terlano
Contatto per la stampa:
Consorzio Vini Alto Adige
press@suedtirolwein.com
Tel. 339 1895544
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Tel. 339 1895544
Credits: Vini Alto Adige; Mint Mediahouse
Credits: Vini Alto Adige; Mint Mediahouse
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