Raccolta anticipata di una buona annata
01.09.2022

Raccolta anticipata di una buona annata

Vendemmia iniziata con circa due settimane di anticipo rispetto all’anno precedente. Al via lo spumante.

In Alto Adige, la raccolta delle uve per lo spumante inizia solitamente a metà agosto ed è seguita, a distanza di una settimana circa, dalla vendemmia classica. Quest’anno si è riscontrato un anticipo di 10-14 giorni rispetto al 2021, dovuto principalmente alle elevate temperature registrate a maggio, mentre viti e uve hanno sopportato bene la calura estiva. Questo è uno dei motivi per cui gli esperti auspicano una buona annata in termini qualitativi e quantitativi, a patto che il meteo non faccia “le bizze” negli ultimi giorni prima e durante la raccolta.

Tradizionalmente si comincia con la raccolta delle uve per i vini spumanti. “Per noi la gradazione alcolica è meno importante dell’acidità, che apporta freschezza e sentori di frutta alle bollicine”, spiega Josef Romen, presidente dell’Associazione produttori spumante Alto Adige. Dato che l’acidità diminuisce più rapidamente col progredire della maturazione e della canicola notturna, le prime uve sono state consegnate alle cantine dei produttori di spumante già a metà agosto di quest’anno. Le elevate temperature costituiscono un problema, perché rendono necessaria una raccolta più celere, senza tralasciare che quasi dappertutto si vendemmia contemporaneamente, viste le scarse differenze di altitudine e, di conseguenza, del grado di maturazione, come spiega Romen.
La vendemmia classica ha iniziato circa una settimana dopo quella per gli spumanti, all’incirca il 22 agosto: prima tocca al Sauvignon nelle vallate e, a ruota, al Pinot grigio e alle zone più in quota. “Quest’anno la raccolta è iniziata da dieci a quattordici giorni prima rispetto all’anno scorso, a seconda della varietà e della località”, spiega Hansjörg Hafner del Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige. La causa non è da attribuire alla calura estiva, quanto alle insolite temperature rilevate a maggio. “Queste hanno causato una rapida fioritura, determinando il momento d’inizio della vendemmia”, afferma Hafner.

Affrontati positivamente caldo e siccità

La seconda particolarità, oltre al torrido maggio, è stato il mese di luglio, il secondo più caldo nella storia della viticoltura dopo quello del 2015 e, allo stesso tempo, uno dei più secchi. “Gli agricoltori hanno reagito alle elevate temperature e alla siccità con molto zelo e impegno”, spiega Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige. Ad esempio, i grappoli sono stati protetti da un’eccessiva esposizione al sole grazie a precise manipolazioni del fogliame.

L’innaffiamento mirato ha poi garantito un tasso di umidità sufficiente. “L’irrigazione a goccia è un sistema estremamente economico, nonché proficuo dal punto di vista ecologico, perché il terreno in superficie rimane verde e non deve essere falciato”, afferma Hansjörg Hafner, mentre Kofler aggiunge: “Gli investimenti degli ultimi anni e l’impegno profuso nei vigneti stanno dando i loro frutti”. 

(Cauto) ottimismo per qualità e rese

Le particolari condizioni climatiche di quest’anno hanno dato origine a grappoli più ricchi di acini, ma al contempo più piccoli del solito. Si auspica pertanto un raccolto nella media in termini di quantità, mentre sul piano qualitativo è ancora difficile fare previsioni. “È troppo presto per sbilanciarsi sull’annata, perché le condizioni atmosferiche nei giorni appena antecedenti e durante la raccolta sono determinanti”, spiega il presidente del Consorzio Kofler, che aggiunge: “Le premesse per una buona annata ci sono tutte, non ci resta che attendere”.

E forse anche sperare che non arrivino temporali a mettere i bastoni tra le ruote, che non vi sia troppa umidità e che continui a rinfrescare sensibilmente di notte. “Le escursioni termiche tra giorno e notte sono decisive per l’acidità e la freschezza dei vini”, commenta Kofler, appoggiato da Hafner: “La fase cruciale inizia ora, le ultime settimane fanno pendere l’ago della bilancia”.

Rossi intensi, bianchi strutturati

Anche se è presto per dare un giudizio definitivo, le premesse per una buona annata 2022 ci sono tutte: “Si tratta solo di individuare il momento ottimale per la vendemmia, cosa non semplice perché le alte temperature rendono tutto più frettoloso”, commenta il presidente dell’Associazione produttori spumante. Tuttavia, tutto lascia presagire una raccolta proficua. “Il periodo vegetativo è decorso senza problemi e non abbiamo avuto difficoltà nemmeno nella protezione delle piante”, prosegue Romen.

“Il caldo e l’inizio anticipato della vendemmia sono di buon auspicio soprattutto per i vini rossi, per i quali si può prevedere davvero una buona annata” commenta Andreas Kofler. E se il meteo sarà favorevole anche nelle prossime settimane, l’annata 2022 dei vini bianchi non dovrebbe essere da meno. “Probabilmente saranno un po’ meno fruttati rispetto agli altri anni a causa delle elevate temperature e della raccolta anticipata”, ipotizza Hansjörg Hafner, “ma potrebbero essere più strutturati, pieni e voluminosi”.
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